Caro P. Massimo, da lontano ho appreso in ritardo del tuo passaggio alla vita eterna
e non ho potuto partecipare alle esequie, ma so che riposi a Valdengo nel luogo che
reca la più consolante Parola della nostra fede: "Resurrecturi". Questa scritta ci era stata
più volte da te citata e mi è rimasta vivamente impressa.
Ti prometto una mia visita e
una preghiera. A te che sapevi di latino e frequentavi la Sacra Bibbia ripeterò le filiali,
fidenti parole del profeta Giobbe:
"Ipse dedit, Ipse sustulit. Laudetur semper Ipse".